US Treasuries: Riduzione
La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sui dazi commerciali è attesa a breve. Insieme alle crescenti aspettative di inflazione, ciò potrebbe esercitare pressioni sui rendimenti.
I dati economici globali continuano a sorprendere positivamente, segnalando una leggera accelerazione ciclica. Con i tagli dei tassi della Fed, le iniezioni di liquidità e il sostegno fiscale, i mercati azionari rimangono ben supportati. Restiamo ottimisti e iniziamo il nuovo anno con un approccio risk-on.
I rendimenti delle obbligazioni governative sono aumentati quasi ovunque a dicembre, sebbene non vi sia stato un chiaro fattore scatenante. Le ragioni probabilmente risiedono nei solidi dati economici, nelle crescenti aspettative di inflazione e nella decisione pendente della Corte Suprema degli Stati Uniti, che incombe come una spada di Damocle, sui dazi commerciali americani. Gli investitori stanno già scontando diversi rialzi dei tassi per il 2026, in particolare in paesi come Australia, Canada, Svezia e Giappone. Siamo però scettici su questo scenario. È improbabile che le banche centrali avviino un ciclo di rialzo dei tassi mentre la Fed statunitense rimane in un ciclo di riduzione dei tassi. Riteniamo pertanto che il recente aumento dei rendimenti non sia sostenibile e rimaniamo sovrappesati sulle obbligazioni governative globali. Adottiamo invece maggiore cautela sui Treasury a causa della decisione pendente della Corte Suprema e riduciamo leggermente il nostro sovrappeso. I nostri preferiti rimangono l'Australia e i mercati emergenti, che attualmente offrono rendimenti reali elevati.
Per il momento non apportiamo modifiche sull’azionario. Farmaceutici e tecnologia rimangono i nostri settori preferiti, con un focus regionale sui mercati emergenti. Il contesto positivo per le azioni probabilmente persisterà, poiché i dati economici continuano a sorprendere al rialzo. Allo stesso modo, le condizioni finanziarie rimangono altamente accomodanti, supportate da tagli dei tassi d'interesse e bassi spread creditizi (vedi grafico 1).
Insieme alle politiche fiscali espansive, questi fattori probabilmente stimoleranno gli utili aziendali, con le aspettative per il 2026 che si attestano al 13% negli Stati Uniti, all'8% in Europa e all'11% in Svizzera. Oltre a tecnologia e farmaceutica, questo contesto potrebbe anche rivitalizzare i settori ciclici tradizionali finora stagnanti. I titoli industriali, le small cap o l’area europea non ci convincono però ancora pienamente dal punto di vista fondamentale. Per il momento rimaniamo quindi sovrappesati sul mercato più ampio.
Non apportiamo modifiche nel segmento degli investimenti alternativi. L'oro rimane in sovrappeso, anche se i risultati della recente Swisscanto CIO Survey ci lasciano qualche perplessità, poiché l'oro sembra essere una scelta di consenso. Di conseguenza, questa asset class è ora nella nostra watchlist per possibili prese di profitto nel nuovo anno. Rimaniamo sottopesati sulle materie prime; la nostra ipotesi di prezzi energetici più bassi è stata confermata a dicembre, grazie a una forte correzione dei prezzi del gas naturale. Anche i Cat Bonds rimangono interessanti, sebbene i premi per il rischio (spread) si siano notevolmente ridotti e si preveda un periodo stagionale relativamente privo di eventi.
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